Giovedì 7 novembre, presso l’Aula Magna del Liceo Classico Statale Giulio Cesare, si è svolta l’edizione dedicata al pentathlon moderno di “Pianeta Olimpia: i valori dello sport raccontati dai campioni”, la rassegna organizzata dal Panathlon Club Junior Roma per promuovere la cultura e l’etica sportiva tra i giovani.
Nell’occasione, Elena Micheli (olimpionica a Tokyo 2020 e Parigi 2024 e campionessa del mondo nel 2022 e nel 2023, già studentessa del nostro prestigioso liceo), Alessandra Frezza (oro mondiale a squadre nel 2023) e Matteo Bovenzi (numerosi titoli italiani e medaglie internazionali ad Europei e Mondiali giovanili) hanno condiviso esperienze e riflessioni personali con oltre 200 studentesse e studenti.
All’incontro, moderato dal Presidente del Panathlon Club Junior Roma Lorenzo D’Ilario (anch’egli ex alunno), sono intervenuti il Delegato dell’Assessorato allo Sport della Regione Lazio Alessandro Cochi, l’Assessora alla Scuola, Formazione e Lavoro di Roma Capitale Claudia Pratelli, la Consigliera Delegata di Città metropolitana di Roma Capitale Alessia Pieretti, il Presidente della FIPM - Federazione Italiana Pentathlon Moderno Fabrizio Bittner, il Delegato della Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico per il Lazio Antonino Mancuso, il Governatore dell’Area 14 del Panathlon Distretto Italia Cesare Sagrestani, la Presidente del Panathlon Club di Roma Stefania Lella ed il Vice Presidente del Panathlon Club di Roma Giampiero Cantarini.
A fare gli onori di casa la Dirigente Scolastica del Liceo Classico Statale Giulio Cesare, Prof.ssa Paola Senesi, che ha affermato: “Questo incontro tra studenti e atleti testimonia e conferma il valore dello sport nell’ambito dello sviluppo integrale della persona umana, di cui vanno dunque valorizzate tutte le componenti e, in particolare, quelle attinenti all’esercizio della mente e del corpo. In questo senso, lo sport è scuola di vita e la pratica dei suoi valori contribuisce a formare cittadini responsabili e attenti al benessere della comunità. Le testimonianze dei giovani atleti risultano pertanto molto preziose”.
La corretta gestione delle emozioni, il lavoro necessario per il raggiungimento dei propri obiettivi, il valore e l’accettazione della sconfitta nella crescita personale, l’importanza e la possibilità di dedicarsi contemporaneamente alla carriera sportiva ed a quella scolastico-accademica. Numerosi gli argomenti affrontati nel corso dell’iniziativa – giunta al decimo appuntamento, ciascuno dei quali dedicato ad una disciplina sportiva diversa – che ha ricevuto il patrocinio della Regione Lazio, dell’Assessorato alla Scuola, Formazione e Lavoro di Roma Capitale, di Città metropolitana di Roma Capitale, della FIPM e del CONI Lazio.
Gli interventi degli atleti
Elena Micheli: “Sono particolarmente emozionata di essere qui perché c’è aria di casa. Sono un’ex alunna del Liceo Classico Giulio Cesare e proprio da questo tavolo, quasi dieci anni fa, un mio amico mi augurò di partecipare alle Olimpiadi. Oggi il mio sogno si è avverato, sono stata sia a Tokyo che a Parigi e posso dunque testimoniare che è possibile conciliare l’impegno sportivo con quello scolastico. Non è facile gestire cinque discipline sportive andando la mattina a scuola ed il pomeriggio agli allenamenti per poi rimettersi sui libri in serata ma con qualche sacrificio si può fare. Dopo la maturità classica mi sono laureata e adesso sto proseguendo gli studi con un master. Negli anni del liceo ho vissuto una tempesta di emozioni perché stavo partecipando alle gare di Coppa del Mondo per cercare di strappare il pass per Rio ed il mio errore è stato quello di non spiegare subito ai professori che cosa stessi facendo e quanto fosse importante per me l’attività sportiva. Se avete dubbi, difficoltà e paure, di qualsiasi genere e non solo dal punto di vista sportivo, confrontatevi sempre con i vostri professori perché a partire dal momento in cui l’ho fatto per me è stato tutto più facile e mi sono sempre venuti incontro”.
Alessandra Frezza: “Sono cresciuta nel pentathlon moderno: già all’età di 8 anni ho iniziato a praticare il nuoto e man mano le altre discipline. Se sono la donna che sono oggi è merito dello sport, che mi ha trasmesso tanti valori educativi. In primis il rispetto: di me stessa, degli avversari, dei compagni di squadra e degli allenatori. Lo sport mi ha aiutato a conoscermi, a comprendere i miei limiti, a relazionarmi con le persone ed a sviluppare uno spirito di squadra. Inoltre, ho imparato a gestire le emozioni perché quando si è giovanissimi non è facile affrontare paure, gioie e frustrazioni. Ma, soprattutto, ho imparato che con costanza, impegno e disciplina è possibile raggiungere qualsiasi obiettivo e, se non dovesse arrivare il risultato desiderato, ciò che conta davvero è guardarsi indietro e gioire del percorso che ci ha plasmato come persone, delle amicizie e delle relazioni che abbiamo creato, dell’impegno che abbiamo investito e del tempo che abbiamo dedicato. Questi valori contano molto più di una vittoria o di una sconfitta. Grazie allo sport ho conosciuto i miei migliori amici e mio marito, che è un pentatleta brasiliano, e questo dimostra quanto lo sport unisca mondi diversi. Non è facile conciliarlo con lo studio ma ne vale la pena perché tutto quello che lo sport vi insegnerà sarà parte del vostro bagaglio umano per tutta la vita”.
Matteo Bovenzi: “Lo sport, soprattutto il pentathlon moderno che prevede cinque discipline, non è semplice e richiede tanti sacrifici e tanto lavoro ogni giorno, ogni settimana ed ogni anno. Ma i risultati sono estremamente soddisfacenti e ne vale sicuramente la pena. Essendo uscito lo scorso anno dal liceo, so benissimo quanto sia difficile conciliare gli impegni sportivi con quelli scolastici ma ho sempre cercato di dare il massimo su entrambi i fronti. Non a caso, ho deciso di iscrivermi anche all’università. Inoltre, un’altra grande soddisfazione che regala lo sport è la possibilità di entrare a far parte di un gruppo sportivo militare, che significa anche trovare un lavoro sin da giovanissimi. Rappresentare l’Aeronautica Militare, così come lo è per Alessandra e come lo sono i Carabinieri per Elena, è un’emozione unica. Ci saranno sicuramente tanti momenti difficili ma, se lo sport che facciamo ci appassiona veramente, troveremo sempre la forza per andare avanti e per trarre dalla nostra attività sportiva tanti benefici che ci porteremo dietro anche nella vita di tutti i giorni”.
I saluti istituzionali
Alessandro Cochi: “Il pentathlon moderno, con le sue cinque discipline, racchiude metaforicamente tutto il mondo dello sport. Sono lieto di portare il saluto dell’Assessore Elena Palazzo e del Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, che ha voluto ribadire la centralità dello sport ripristinando l’Assessorato ad esso dedicato e non più soltanto una delega. Nella Costituzione è stato riconosciuto il valore del benessere psicofisico dell’attività sportiva ma adesso vogliamo dare concretezza al dettato costituzionale tramite la promozione dello sport sul territorio e l’accesso all’impiantistica sportiva. Lo sport è per tutti, giovani e meno giovani, normodotati e atleti con disabilità, ed è lo strumento migliore per creare integrazione. Non è un caso che quasi sempre l’atleta, al di là dei risultati raggiunti sul campo, è anche un buon cittadino perché porta con sé i valori della disciplina e della sana competizione”.
Claudia Pratelli: “Sono molto felice di partecipare a questa iniziativa nella convinzione che lo sport è un alleato preziosissimo per aumentare il benessere dell’intera collettività, oltre a quello fisico e psicologico. Questo confronto tra atleti e studenti è una straordinaria occasione per promuovere l’idea di sport come bene comune. Lo sport, infatti, ci immerge in uno spazio collettivo nel quale ci ritroviamo insieme e coltiviamo la nostra personalità ed i nostri valori che ci consentono di vivere le relazioni sociali in maniera sana. Inoltre, lo sport ha una forza trasformatrice potentissima e ci permette di entrare in contatto, conoscere ed imparare a gestire con piena consapevolezza il nostro corpo. Infine, nello sport ci si diverte e questo lo rende uno degli ambienti più favorevoli per stimolare l’apprendimento”.
Alessia Pieretti: “In qualità di rappresentante istituzionale e del mondo sportivo, ritengo questi appuntamenti inclusivi e formativi non solo per far conoscere le discipline sportive ma soprattutto per gestire le emozioni e la concentrazione prima di ogni competizione. Uno degli insegnamenti più importanti che lo sport ci trasmette è quello di lavorare per raggiungere un obiettivo. Se avete una passione ben delineata, cercate di organizzare, anche con l’aiuto dei vostri docenti, una programmazione che possa avvicinarvi al vostro traguardo. Sono sicura che ciascuno di voi nella vita riuscirà a fare ciò che lo rende felice ed a migliorare la nostra società. Sono lieta di portare i saluti del Sindaco Roberto Gualtieri a questa bellissima iniziativa per la quale ringrazio il Presidente D’Ilario e il Panathlon Club Junior Roma per il magnifico lavoro che stanno portando avanti”.
Fabrizio Bittner: “Il pentathlon moderno è una disciplina sportiva in continua evoluzione che, oltre a poter essere conciliata con la scuola, può aiutare gli studenti ad acquisire una migliore organizzazione nello studio. Alle Olimpiadi di Parigi 2024 oltre 30mila spettatori hanno assistito alle nostre gare. Quest’oggi avete la fortuna di confrontarvi con tre esempi di atleti di alto livello. Elena ha vinto due campionati del mondo consecutivi ed è arrivata quinta a Parigi, dove invece Alessandra si è qualificata come riserva perché alle donne erano riservati soli due posti. Matteo, dal canto suo, ha già ottenuto tanti titoli italiani ed europei a livello giovanile. A Parigi dopo 36 anni abbiamo vinto una medaglia grazie al bronzo conquistato da Giorgio Malan: è stata la 40ª medaglia azzurra in quest’edizione dei Giochi, e motivo di grande soddisfazione e orgoglio”.
Antonino Mancuso: “Sono felice di portare il saluto del Direttore Generale dell’USR Lazio Anna Paola Sabatini. Quest’oggi vorrei proporvi una riflessione sul percorso interiore che viene compiuto dai campioni dello sport. A tutti noi piace vincere ma facendo sport ci rendiamo conto che è soltanto dalle sconfitte che impariamo a vincere. Non a caso, lo scopo dello sport non è la vittoria in sé ma è competere per vincere. È questo che guida ogni essere umano nella ricerca del senso della propria vita. A muovere i campioni è il desiderio di competere per superare le proprie fragilità ed i propri limiti. In questo modo riescono a far emergere le loro potenzialità e, al di là delle vittorie e delle sconfitte, ad acquisire una mentalità vincente che potranno impiegare in qualsiasi ambito della vita. Ecco perché la pratica sportiva rende le persone più felici ed è proprio questo che vi auguro”.
Paola Senesi: “Questo incontro tra studenti e atleti testimonia e conferma il valore dello sport nell’ambito dello sviluppo integrale della persona umana, di cui vanno dunque valorizzate tutte le componenti e, in particolare, quelle attinenti all’esercizio della mente e del corpo. In questo senso, lo sport è scuola di vita e la pratica dei suoi valori contribuisce a formare cittadini responsabili e attenti al benessere della comunità. Le testimonianze dei giovani atleti risultano pertanto molto preziose”.
Lorenzo D’Ilario: “La finalità della nostra rassegna, che ho il piacere di organizzare e moderare in qualità di presidente fondatore del Panathlon International Club Junior Roma, è quella di promuovere i valori dello sport tra le studentesse e gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado e delle università romane attraverso un ciclo di incontri curricolari con i campioni dello sport italiano e internazionale. Siamo un’associazione no profit composta unicamente da sportive e sportivi under 35 e siamo entusiasti di aver instaurato una proficua sinergia tra istituzioni politiche, sportive e scolastiche per divulgare l’etica e la cultura sportiva tra i giovani. Se negli appuntamenti precedenti studenti e docenti hanno incontrato gli atleti presso sale istituzionali ed impianti sportivi, nell’edizione di ‘Pianeta Olimpia’ dedicata al pentathlon moderno, grazie alla straordinaria sensibilità della Dirigente Scolastica Prof.ssa Paola Senesi, per la prima volta abbiamo portato campionesse e campioni dello sport all’interno di un istituto scolastico del territorio. Da ex alunno del Liceo Classico Giulio Cesare, consentitemi, per me è una
soddisfazione doppia”.